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Fiscalità Protezione Patrimoniale

Aumenta il rendimento e proteggi il patrimonio. In modo semplice

Non esiste solo la ricerca della performance quella espressa in % per intenderci.

La performance è un concetto più ampio e comprende anche un assetto giuridico appropriato.

Proviamo a pensare di conseguire alti rendimenti finanziari ma all’interno di un assetto giuridico non corretto. Il tutto verrebbe vanificato al primo problema magari non legato ai mercati.

Quali sono gli eventi per chi ha rischio d’impresa (per molti) o rischio morte (tutti)?

Nella vita sappiamo che i rischi che ci cadono addosso hanno sempre una caratteristica che spesso non lascia scampo ed è l’imprevedibilità.

Ma proviamo invece a prevedere questi principali rischi più frequenti (non in ordine di gravità):

  • Divorzio
  • Rischio d’impresa
  • Morte e improvvisa successione
  • Contenziosi fiscali
  • Contenziosi legali
  • Tassazioni patrimoniali
  • Tassazione delle plusvalenze (26%) ad ogni movimento
  • Mancata compensazione tra minus e plusvalenze
  • Mancanza di privacy e anonimato

E ancora altri che riguardano la sfera della persona come una malattia o un infortunio.

Esiste un assetto giuridico e patrimoniale che vada bene per tutti?

No, non esiste perchè va studiato in modo multidisciplinare e costruito tailor-made.

Possiamo però ipotizzare che nella maggior parte dei casi la situazione dell’investitore italiano è molto esposta a quasi tutti questi rischi.

I dossier titoli sono intestati alla persona fisica o cointestati sui quali non è possibile avere alcun riparo da nessuno dei rischi elencati.

Un primo provvedimento potrebbe essere la costituzione di una holding (società che detiene, tradotto dall’inglese) di famiglia che si intesti la parte attiva del patrimonio.

Il codice civile italiano prevede molteplici forme di holding sia sotto forma di società di capitali che di persone.

Questo assetto risolve i problemi:

  1. Privacy (il sistema non collega la persona fisica direttamente all’intestatario del patrimonio)
  2. Divorzio (con un patto societario ben scritto, si evitano inutili spese legali)
  3. Passaggio generazionale più semplice

Nella nostra esperienza abbiamo capito dopo tanti anni che le cose semplici sono le più efficaci ed ecco perchè abbiamo ideato un percorso che è adatto a tutti i clienti che hanno importanti consistenze patrimoniali.

La holding+banca depositaria all’estero+ conto assicurativo+patto di famiglia.

Una struttura semplice, con costi davvero bassi e riconosciuta totalmente dal diritto interno che, al contrario del trust, gode di totale trasparenza fiscale e quindi totalmente accettato dalle istituzioni italiane.

Questo assetto risolve tutti i rischi elencati:

  • Divorzio
  • Rischio d’impresa
  • Morte e improvvisa successione
  • Contenziosi fiscali
  • Contenziosi legali
  • Tassazioni patrimoniali
  • Tassazione delle plusvalenze (26%) ad ogni movimento
  • Mancata compensazione tra minus e plusvalenze
  • Mancanza di privacy e anonimato

Se vuoi approfondire clicca qui per prenotare una call gratuita e ti verranno spiegati i vari passaggi e potrai chiedere circa i tuoi eventuali dubbi.

 

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Fiscalità

Ottimizzare la fiscalità del tuo portafoglio

Molti mi chiedono come poter ottimizzare la fiscalità del proprio portafoglio titoli.

La legge fiscale italiana è complessa (non è una novità) e pesante in termini di prelievo (e anche questa non è una novità).

I 3 regimi fiscali attualmente opzionabili hanno tutti delle lacune che producono distorsioni anche gravi.

Per esempio, considerando la stragrande maggioranza delle posizioni di residenti fiscali italiani, quest’ultimi hanno optato per il regime di risparmio amministrato.

Significa che un portafoglio che contenga vari titoli che il fisco giudica fiscalmente diversi, non possono compensare tra di loro minusvalenze e plusvalenze all’interno dello stesso dossier titoli.

Mi spiego meglio:

Se ho conseguito 100 € di plusvalenza sul titolo azionario Alfa non posso compensare le minusvalenze del fondo comune Beta.

In questo caso devo pagare 26€ di tasse che la banca che ho eletto sostituto d’imposta, mi preleva e le minusvalenze le potrò compensare con altre plusvalenze nel comparto fondi non oltre il 4° anno.

Questo è il meccanismo a mio parere assurdo che si va a formare nella gestione dei propri risparmi e che può rappresentare un problema anche sulla performance.

Proviamo a pensare di reinvestire tutta la plusvalenza senza che sia depotenziata da questo meccanismo di prelievo e possiamo subito intuire la potenzialità in termini di aumento della performance grazie al reinvestimento degli utili.

Ma come è possibile conseguire questo risultato ovviamente rispettando le leggi fiscali nella loro totalità?

E’ possibile attraverso un conto assicurativo molto usato dalle banche ma che non permette al cliente di poter scegliere gli asset da inserire.

In pratica esistono gli strumenti ma sono del tutto standardizzati con dei costi che superano il 3% annuo nella maggioranza dei casi.

Il risultato è che non solo non si sfrutta il meccanismo per mancanza spesso di performance a causa degli alti costi ma anche, spesso, ci troviamo di fronte a costi di uscita o impossibilità di poter scegliere cosa inserire nel “contenitore” che spesso sono fondi della stessa emittente.

Insomma un classico pasticcio da conflitto di interesse.

La soluzione però esiste ed è anche alla portata di tutti:

Un conto assicurativo con la possibilità di scegliere gli asset da inserire e con dei costi molto contenuti.

Se ti interessa puoi pure cliccare su questo link.

https://meetings.hubspot.com/ale21